ANNUNCI DI LAVORO: ex operaio allega fettina di culo nella domanda di occupazione

È accaduto nel Friuli, in un paesino nella provincia di Pordenone. L’impresario dell’azienda di legnami aveva già da tempo divulgato la richiesta di un addetto alla segheria per produzione continua di taglio in serie. Quello che si è visto recapitare all’interno di un plico, insieme a tutti gli altri curriculum dei candidati, rimarrà scolpito nella sua storia personale di imprenditore e anche della sua azienda. In allegato alle referenze di uno degli aspiranti lavoratori, c’era nientemeno che… una fettina di culo! Mattia B., esperto ex operaio, precario e malpagato, cercava comunque da tempo di rientrare nel ciclo della produzione industriale del legname; ma le condizioni stabilite dal datore di lavoro gli devono essere sembrate piuttosto imbarazzanti. Si richiedeva infatti la reperibilità non riconosciuta, la turnazione non maggiorata, i festivi, i rientri, la maggiore prestazione e soprattutto cicli alternati di sorveglianza notturna; tutto questo in cambio di uno stipendio ridicolo e mortificante, senza alcuna possibilità di carriera.

Non essendovi interesse a stabilire la reale provenienza del lembo di pelle, simile peraltro a una vera fettina di insaccati suini, rimane il dubbio se Mattia B. abbia soltanto voluto impressionare per protesta, oppure avesse anche voluto comunicare il suo disappunto verso le richieste inaccettabili e schiavili imposte dall’azienda a cui ha inviato il suo curriculum… a fette!

Non rimane che augurare a questo sfortunato ex lavoratore di ripristinare al più presto una migliore opportunità, e di conservare intatto il suo deretano, visto che per entrare nel mondo del lavoro e godere di un trattamento umano e a norma di legge, si ha bisogno proprio del solito e inappuntabile calcio proprio laggiù, nel fondoschiena.